LA RIABILITAZIONE POST CHIRURGICA

La riabilitazione post chirurgica presuppone che il paziente abbia subito un intervento chirurgico. Gli interventi che beneficiano di un trattamento riabilitativo sono molteplici, i più diffuse sono quelli a seguito di fratture o rotture tendine; o a seguito di degenerazione, per esempio per artrosi di anca, ginocchio o ernia. 

In linea di massima possiamo dividere la riabilitazione post-operatoria in quattro fasi: 

• La prima fase ha come obbiettivi la diminuzione del dolore e il controllo dell’infiammazione, è fondamentale che il paziente inizi ad avere sollievo nel minor tempo possibile. Per raggiungere questo fine si utilizzano la crioterapia, tecniche manuali di mobilizzazione e il linfodrenaggio. In alcuni casi anche l’esercizio terapeutico, può essere integrato in questa prima fase.

• La seconda fase è caratterizzata dall’aumento, e talvolta recupero completo, del range articolare: rispetto all’inizio, dato che i sintomi si sono attenuati, si aumenta l’intensità delle mobilizzazioni e la frequenza degli esercizi in modo da poter ampliare l’arco del movimento.

• La terza fase costituita dal recupero della forza e della resistenza. In questo Step, l’articolazione ha guadagnato tutto, o quasi tutto, il movimento ed ora occorre lavorare per garantirgli stabilità, rinforzano i muscoli. Con questo obiettivo si impostano gli esercizi terapeutici attivo, coadiuvato dall’utilizzo di resistenze più o meno importanti come pesi, elastici, o la semplice gravità. 

• La quarta fase ha l’obbiettivo di garantire il recupero della massima funzionalità dell’arto. Oltre alle tecniche manuale e agli esercizi muscolari, in questa fase si lavora molto con superfici instabili al fine di migliorare la propriocettività e l’equilibrio articolare.

I fattori che determinano la durata e il risultato della riabilitazione post operatoria sono : 

• La motivazione dl paziente: l’elemento psicologico del paziente è la prima caratteristica che determina il raggiungimento dell’obbiettivo terapeutico

• Il distretto corporeo operato e il tipo di chirurgia a cui è sottoposto. 

• La qualità del percorso fisioterapico: può garantire non solo un’abbreviazione dei tempi di recupero ma anche una maggiore possibilità di raggiungere l’obiettivo previsto.

Affidarti ad un professionista esperto! Non rischiare di mancare gli obiettivi sperati. 

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